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Fondazione Gianni Minà

La Fondazione Gianni Minà ETS nasce a febbraio del 2023 per volere dello stesso Gianni Minà, il cui scopo è quello di voler proteggere e valorizzare l’archivio filmico e cartaceo (libri, 15 anni di rivista “Latinoamerica e tutti i Sud del mondo” e articoli scritti per varie testate in più di 60 anni di carriera) frutto di un lavoro alla continua ricerca di fatti da raccontare e persone da intervistare.
L’Ente opera nel settore della promozione della cultura e del giornalismo anche mediante la raccolta, la conservazione, la sistematizzazione e la messa a disposizione di studiosi e ricercatori di tutta la documentazione sull’opera e la vita del giornalista Gianni Minà, promuovendo la conoscenza e la diffusione del suo lavoro e della sua storia.
Membri della Fondazione, oltre a Loredana Macchietti (presidente) e alle tre figlie Marianna Minà, Francesca Emilia Minà e Paola Emilia Minà, anche Andrea Conforti e Manuela Olivieri Mennea.
La Fondazione può perseguire i propri scopi aderendo o collaborando anche stipulando convenzioni in qualsiasi forma, con fondazioni, associazioni, federazioni nazionali, internazionali o soprannazionali, organismi ed enti, sia pubblici che privati, i cui statuti non siano in contrasto con il presente statuto e con la Normativa Applicabile.
Minà ha sentito l’esigenza di raccontare la sua professione, assolutamente libera, svincolata da ogni dipendenza partitica e maniacale nel controllo delle fonti. Esercitava un giornalismo orgoglioso basato su fatti, dati, cifre inconfutabili e assolutamente non interessato al fatto che la notizia potesse suonare «politicamente scorretta». Un giornalismo di denuncia, di storie una volta pane della tv pubblica e che, da un certo momento in avanti, non riscuotevano più l’interesse di chi, di lì a poco, si sarebbe appropriato della programmazione televisiva sia pubblica sia privata e quindi del gusto, della sensibilità e della curiosità della gente, anestetizzandone la coscienza.
Gianni Minà, insomma, ha affidato alla sua Fondazione il suo lascito culturale e il suo prezioso lavoro di recupero perché possa essere conosciuto dalle nuove generazioni: “Spero e voglio che i giovani vedano, leggano e riescano a comprendere meglio i luoghi, le persone, i momenti che hanno segnato la storia degli anni che vanno dal 1950 ad oggi. Perché sapere vuol dire migliorare la propria esistenza”.

fondazione@giannimina.it

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