BLOG
BIOGRAFIA
Nato a Torino, incominciò la carriera giornalistica nel 1959 a Tuttosport, di cui fu poi direttore dal 1996 al 1998. Nel 1960 ha esordito alla RAI come collaboratore dei servizi sportivi per le Olimpiadi di Roma. Nel 1965, dopo aver esordito al rotocalco televisivo di genere sportivo Sprint, diretto da Maurizio Barendson, ha cominciato a realizzare reportage e documentari per le rubriche che hanno evoluto il linguaggio giornalistico della televisione, come Tv7, AZ, un fatto come e perché, i Servizi speciali del TG, Dribbling, Odeon. Tutto quanto fa spettacolo, Gulliver.
Nel 1981 il Presidente Sandro Pertini gli consegnò il Premio Saint Vincent come miglior giornalista televisivo dell’anno. Nello stesso periodo, dopo aver collaborato a due cicli di Mixer di Giovanni Minoli, dal 1981 al 1984 ha esordito come autore e conduttore di Blitz, un programma innovativo di Rai 2 che occupava tutta la domenica pomeriggio e nel quale intervennero fra gli altri Federico Fellini, Eduardo De Filippo, Muhammad Ali, Robert De Niro, Jane Fonda, Betty Faria, Gabriel García Márquez, Enzo Ferrari, Léo Ferré e Tito Schipa Jr..
Nel 1987 intervistò una prima volta per 16 ore il presidente cubano Fidel Castro, in un documentario dal quale è stato tratto un libro pubblicato in tutto il mondo. Da quello stesso incontro è stato tratto Fidel racconta il Che, un reportage nel quale il leader cubano per la prima e unica volta racconta l’epopea di Ernesto Guevara. L’intervista fu ripetuta nel 1990, dopo il tramonto del comunismo. I due incontri sono riuniti nel libro Fidel.
Nel 1991 ha realizzato il programma Alta classe, una serie di profili di grandi artisti come Ray Charles, Pino Daniele, Massimo Troisi e Chico Buarque de Hollanda. Nello stesso anno ha presentato La Domenica Sportiva e ideato il programma di approfondimento Zona Cesarini, che seguiva la tradizionale rubrica riservata agli eventi agonistici.
Nel 2017 è uscito il libro-intervista Così va il mondo, con Giuseppe De Marzo, dove Minà racconta cinquant’anni di giornalismo con un’attenzione particolare ai diritti dei più deboli e a chi si ribella alle ingiustizie: in Italia, negli Stati Uniti, in America latina, ovunque. L’8 giugno 2019 il sindaco di Napoli Luigi de Magistris gli ha conferito la cittadinanza onoraria napoletana[3] e il 12 luglio successivo gli è stata conferita una laurea honoris causa in documentario presso il Centro Sperimentale di Cinematografia.
RICONOSCIMENTI
- 1981 – Premio Saint Vincent come miglior giornalista televisivo dell’anno, consegnato dal Presidente Pertini.
- 2004 – Primo premio nel settore documentari al Festival di Montréal e il Nastro d’argento in Italia, per il film documentario In viaggio con Che Guevara.
- 2004 – Premio Flaiano e Premio Vittorini per il giornalismo televisivo.
- 2007 – Premio Berlinale Kamera alla carriera al Festival di Berlino, per la collezione di documentari Cuban Memories e il premio alla carriera al festival di Siviglia.
- 2010 – “Premio Speciale Vittorio Mezzogiorno” al Giffoni Film Festival, conferito da Giovanna Mezzogiorno.
- 2012 – Targa Nastri d’argento, settore documentari, per l’opera Cuba nell’epoca di Obama. Sempre nello stesso anno, “Premio Trabucchi d’Illasi alla Passione Civile”, 6ª edizione.
- Nel 2016 – Award of Excellenceha vinto all’ICFF di Toronto, Canada, per Papa Francesco, Cuba e Fidel.
- Nel 2017 – 3° Nastro d’argento alla carriera.
- Nel 2019 – cittadinanza onoraria dal Comune di Napoli, nello stesso anno riceve la laurea honoris causa dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma.
UNO SGUARDO SUL MONDO
Il cammino di Latinoamerica – che ho diretto ed editato insieme ad Alessandra Riccio dal 2000 al 2015 – è stato intrecciato anche dalle immagini di questi fotografi prestigiosi, di quelli che fermano con la loro macchina il dolore o la gioia del mondo, con l’efficacia di un saggio.
Vorrei ringraziarli ancora, ricordandoli su questo sito.